giovedì 5 marzo 2009

L'Idra di Lerna

Come tutte le mattine, anche oggi uso la stessa maniera per presentarmi al Mostro che mi terrà occupato tutta la giornata:

Username: rota
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Piano piano, comincio ad addentrarmi nella palude in cui il Mostro abita. Temporeggio qualche minuto tra Gmail, Hattrick e Facebook prima di entrare nelle tetre directory in cui saremo faccia a faccia solo io e lui, l'Eroe e il Mostro. Solo un attimo in cui prendere fiato e farsi coraggio, prima di affrontare le nove teste e le oltre 10000 righe che contraddistingono il mio nemico.

Solo un attimo. Perché é sempre brevissimo il tempo che intercorre tra il momento in cui entro nella palude e il momento in cui il mostro si sveglia. Basta poco: un leggero movimento del collo, la testa si piega in basso, gli occhi si posano sul post-it appeso allo schermo, la mente focalizza questo piccolo e giallo presagio di sventura e immediatamente smette di pensare... Eccola! La prima testa del mostro esce dalla caverna. I nostri sguardi si incrociano. Provo la solita paura che provai quando vidi il mostro la prima volta.

No, beh... Forse col tempo la paura si è un po' attenuata e ora, talvolta, si confonde con la noia. La grande impresa di affontare l'Idra, ormai sembra essersi trasformata da “sfida emozionante” a “usuale consuetudine”.
Ma non é il tempo di abbandonarsi a inutili rifelssioni... É il momento di agire!

Abbasso lo sguardo per cercare la freccia in basso. Lo rialzo e vedo spuntare le altre teste del Mostro. Sono lì, a fissarmi. Nove teste, una più orribile dell'altra. Tutte diverse ma con alcuni tratti comuni: come la scritta SUBROUTINE in alto, sopra gli occhi, o il comando RETURN END sul collo, appena prima che la testa si colleghi al corpo principale del Mostro. Cerco di mantenere la calma. Ma é difficile in questo luogo dove l'aria pestilenziale non ti permette neanche di tirare un sospiro di sollievo. Mi fermo. Penso. Riguardo ancora tutte quelle teste spaventose.Mi concentro su una. La studio. La analizzo. Ne trovo il punto debole. Colpisco. Un colpo di Backspace, rapido e deciso, stordisce il Mostro.
Mi sono conquistato una posizione di vantaggio che non posso permettermi di perdere. Sferro il colpo decisivo

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Compila! Ce l'ho fatta! L'orribile testa, che incuteva timore fino a qualche secondo fa, ora giace inerme nella palude e dal corpo decapitato esce solo il sangue velenoso che ancora tiene in vita questa orrenda bestia. Siamo sulla strada giusta... Ma... Cosa succede?

Cari i miei lettori, già ve lo potete immaginare!

La storia la conoscete già e sapete che dalle teste mozzate dell'Idra ne nascono immediatamente altre due, ancora più fameliche. E quindi, il successo legato alla corretta compilazione del programma, dopo pochi secondi, si trasforma in un nuovo grido di disapprovazione dovuto all'apparizione di un inaspettato
Segmentation fault

C'era da aspettarselo: in questa palude, le armi tradizionali non funzionano! Il Mostro continua a generare terrore e spavento con un'infinità di errori in compilazione e in esecuzione. Tuttavia, noto con piacere che anche lui inizia ad annoiarsi: ad una certa ora del tardo pomeriggio, si tira indietro e rientra nella sua caverna, dove si addormenta. Io, stremato, non riesco ad approfittare del momento del sonno del mio nemico e me ne torno silenzioso verso Argo, cogitando e cogitando per cercare stratagemmi che mi permettano, una volta per tutte, di vincere questo orrendo nemico.
Ma le mattine seguenti, al ritorno a Lerna, mi rendo conto che tutte le tattiche pensate non riescono a funzionare.

Però l'idea geniale che ho avuto stasera mi lascia ben sperare: se, dopo aver reciso la testa, riuscissi a bruciare le ferite con un tizzone ardente, in modo da accelerarne la cicatrizzazione, le teste recise, senza l'aiuto di tutto quel sangue, potrebbero non rispuntare dal collo mozzato. L'unica cosa di cui avrei bisogno sarebbe un accendino...


Credo proprio che a breve inizierò a fumare.